Grafologia Medica
Grafologia medica, definizione
La grafologia medica o grafopatologia è una branca della grafologia che permette di individuare, attraverso un approccio interdisciplinare con diversi settori di competenza, quali grafologia, psicologia e medicina, modificazioni della scrittura causati da alterazione psichiche, patologie organiche, neurologiche ne mentali, che si siano già instaurati in modo circostanziale, prolungato o definitivamente. L’indagine viene effettuata contestualmente attraverso l'analisi della grafia manoscritta e la documentazione sanitaria. Il suo ambito consente di: • rilevare disturbi emotivi normali o patologici, siano essi circostanziali, prolungati o definitivi. • seguire il decorso di una malattia fisica o psichica e/o valutare l’efficacia della terapia e il miglioramento o meno .del paziente dalle caratteristiche del suo tracciato grafico; • determinare i segni del disagio e di sofferenza psichica nella scrittura contribuendo a definire la patologia della personalità dell'autore o la sua eventuale alterazione psichica; • stabilire la presenza di elementi grafici compatibili con le tendenze criminali degli indagati e individuare gli elementi su cui bisogna insistere per una rieducazione • utilizzare la scrittura come test evolutivo per il controllo della evoluzione della personalità, rilevando caratteristiche normali e anormali della scrittura, quali i comportamenti disgrafici. Questa complessa branca della grafologia si rivela una scienza ausiliaria, indispensabile nei contenziosi giudiziari, che vertono su testamenti che spesso vengono confezionati da anziani e/o giovani malati, anche terminali, per cui è indispensabile la collaborazione di professionisti del settore medico, psichiatrico, psicologico e criminale.
Louis-Victor Marcé dimostrò nel 1964 “il valore semeiologico e medi¬co-legale degli scritti degli alienati, sostenendo che l’applicazione dello studio della scrittura alla diagnosi delle malattie mentali e di quelle nervose avrebbe dato ottimi risultati”